Andrea Impero: il nuovo menù di Borgobrufa è un viaggio nel tempo

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Il nuovo menu di Andrea Impero, suddiviso nei due percorsi “Visione” (la visione di cucina, di territori, di Umbria, dello chef) e “Ispirazione” (gli incontri, le storie, i luoghi, le persone che lo hanno ispirato), è un viaggio nel tempo, un racconto senza filtri che partendo dalla materia prima e narrato attraverso sapori, profumi e gestualità, diventa testimonianza vivente dello chef e della sua idea di cucina.

Dal 2019, quando è arrivato a Borgobrufa, Andrea Impero ha intrapreso insieme alla Famiglia Sfascia un progetto di esplorazione e scoperta. Ha approfondito la ricerca delle biodiversità dei micro-territori dell’Italia Centrale, forse più di chiunque altro. Questo lavoro meticoloso e collaborativo si riflette in ogni piatto, facendo eco alle persone, alla passione, alla dedizione e al rispetto.

Con il nuovo menu di Elementi Fine Dining non ci troviamo di fronte semplicemente a una sequenza di piatti, ma piuttosto di fronte all’espressione autentica e distintiva di Andrea Impero. Ogni ingrediente è stato personalmente selezionato dallo chef non solo per la sua eccellente qualità, ma anche per la storia e i valori che porta con sé. Questo rende ogni piatto non solo un’esperienza gastronomica, ma anche un racconto avvincente e un omaggio alla terra, alla sua generosità e alla sua diversità. Andrea ha dimostrato una grande sensibilità verso le piccole realtà produttive, collaborando solo con micro-fornitori scelti personalmente. Ciò si riflette nella sua esplorazione culinaria intitolata “Visioni”, con il carrello dei formaggi, dove troviamo un formaggio sperimentale, che aggiunge un tocco distintivo al percorso gastronomico.

Visioni include anche “Apro…Posito”, con un’interpretazione del cinghiale che omaggia la ricetta tradizionale, ma con un tocco più giocoso: il cinghiale viene preparato come un pulled-pork e accompagnato da una torta al testo. Chef Impero sta poi puntando molto sull’importanza delle conserve nelle sue proposte culinarie, mostrando un’attenzione crescente a questa pratica culinaria che arricchisce la sua offerta gastronomica, e rappresenta un’espressione eloquente della stagionalità dei suoi ingredienti.

Questo menù rappresenta per me non solo una sintesi del lavoro fatto fino a ora, ma anche un punto di partenza per nuove esplorazioni. È un invito a viaggiare nel tempo e nell’Italia Centrale con me, attraverso i sapori, i gesti, gli incontri che hanno scandito la mia vita, la mia ricerca in cucina e che voglio condividere con voi,” afferma lo chef Andrea Impero “fare cucina è tecnica, creatività, ma anche sensibilità nel tirare fuori attraverso un piatto, la profondità delle storie che ogni ingrediente può raccontare perché portatore di cultura e tradizioni inestimabili”. – “L’obiettivo del nostro nuovo menù è duplice” – continua lo chef Andrea Impero – “Vogliamo sensibilizzare sul valore e sull’ importanza delle piccole realtà agricole, ma vogliamo anche offrire ai nostri ospiti un’esperienza culinaria indimenticabile, accompagnata da un servizio in sala con rituali e gestualità che completano il piacere di cenare da Elementi.”

Nuovi rituali e tradizioni si fondono insieme con la più iconica delle usanze, il servizio del tè. Grazie alla collaborazione con “Cose di Tè”, nella portata “Perdersi in un Brodo di Giuggiole”, l’iconico infuso si accosta a tre ricette della “Crescionda Spoletina”, dalla più antica, alla ottocentesca, alla futurista proposta di Andrea, elaborata con soli ingredienti vegetali. Il risultato è un dolce va oltre il semplice dessert, una sorta di macchina del tempo che trasporta il gusto della “Crescionda Spoletina” nel contesto del fine dining.

Originali anche gli altri pairing scelti per i due percorsi. Dai vini umbri presenti nel menù Visione, al vermouth in abbinamento con la Pasta e Cipolla, a quelli più lontani che accompagnano il menù Ispirazione, passando anche per kombucha e fermentazioni.

L’impegno instancabile di Chef Andrea Impero nell’esplorare nuove frontiere culinarie è evidente nel suo ultimo menu. L’approccio dello chef è da sempre sicuramente quello di una cucina molto concreta, schietta, culminante nei due percorsi che promettono di deliziare il palato, arricchire la mente e scaldare il cuore. Dai gesti affettuosi delle nonne alle ricette più avventurose, ogni elemento è un’ode alla cultura gastronomica e territoriale. Il viaggio culinario proposto da Impero promette non solo un’esperienza sensoriale indimenticabile, ma anche un’immersione nelle radici profonde della cucina italiana e umbra. Con la sua attenzione scrupolosa ai dettagli e alla qualità degli ingredienti, Impero crea un ponte tra passato e futuro, rivelando storie e emozioni attraverso ogni boccone.

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